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I fondi di private debt alla prova del Covid

Nati per essere vicino all’economia reale i fondi di private debt potrebbero svolgere un ruolo attivo in questa fase. I recenti decreti emanati dal Governo per creare misure di sostegno alle imprese hanno esteso le garanzie (Sace e Fondo Centrale di Garanzia), oltre che a banche ed assicurazioni, anche agli intermediari iscritti all’albo ex art. 106 Tub. Non rientrerebbero in questo gruppo molti fondi di private debt. Un’esclusione non giustificata, secondo AIFI, l’associazione che li rappresenta, che a giorni presenterà una proposta di emendamento al Decreto per rimuovere l’anomalia. Sono in molti a ritenere che il decreto avrebbe trascurato proprio quel comparto del “private debt” sino ad oggi chiamato ad intervenire come alternativa al tradizionale canale bancario.

Anthilia continua a lavorare su questo segmento: «[…] possiamo già contare sulla garanzia del Fondo centrale di Garanzia che ci consente di rinegoziare i bond emessi con nuovi garantiti fino ad un massimo di 5 milioni per singola società e con una platea più ampia visto che il limite è stato esteso a chi ha fino a 499 dipendenti – sottolinea Barbara Ellero, responsabile Private Debt di Anthilia Sgr – operando con il fondo ancora aperto e sul quale dobbiamo fare investimenti».

Private debt alla prova del Covid
Il Sole 24 Ore | 18 Apr 2020