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Il petrolio torna sopra lo zero dopo il crollo di ieri

Il petrolio torna sopra lo zero sui mercati asiatici, dopo il crollo registrato a New York che ha portato le quotazioni del greggio addirittura su valori negativi. Il Wti si attesta ora a 1,654 dollari. Intanto Riad valuta di anticipare il taglio della produzione, visto il crollo.

“Un fenomeno senza precedenti, che mette in risalto l’impatto del lockdown sulle economie come non mai”, afferma Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners. “E’ chiaro che il greggio, già in sovrapproduzione prima della crisi, e il cui consumo è enormemente impattato dalle misure contenitive, avendo i trasporti tra i principali motivi di utilizzo, è un caso particolare, ma si tratta di una manifestazione eclatante che l’economia moderna, globalizzata, interrelata e tarata alla massima efficienza, non è disegnata per subire un blocco delle attività. E questo non è un deterioramento, tipico delle recessioni. E’ proprio un blocco, che crea da un lato accumuli difficili da assorbire e dall’altro sospensioni di approvvigionamento altrettanto dannose (soprattutto di fatturato e reddito, ma non solo). Quando vedi una price action così violenta, non puoi escludere che qualcuno ci resti sotto. E comunque può essere foriera di shock di volatilità e relative liquidazioni”, avverte infine l’esperto.

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