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Emissione Baglioni: intervista al gestore

Fondato nel 1968, il gruppo Baglioni produce e distribuisce serbatoi ad aria compressa e attrezzature speciali a pressione per aziende appartenenti a diversi settori, con impianti produttivi in Europa, Asia e USA. Anthilia, al termine del proprio processo di analisi e due diligence, ha deliberato la sottoscrizione di un importo complessivo pari a € 5 milioni, con durata 5 anni e un profilo di rimborso amortizing.

Alessandro Campo, Senior Investment Manager di Anthilia, approfondisce alcuni aspetti dell’operazione.

Quali sono i fattori di rischio che avete individuato analizzando l’azienda, anche alla luce dell’attuale emergenza sanitaria?

Baglioni è non soltanto un gruppo con un forte approccio all’export ma è anche una realtà che produce con propri stabilimenti sia in Cina che in USA. Ciò evidentemente avrebbe potuto avere degli impatti in chiave di valutazione del rischio “Covid19”. Nei primi mesi dell’anno, l’epicentro dell’epidemia si trovava in una regione cinese (Hubei) nella quale Baglioni non ha siti produttivi né clienti o fornitori rilevanti. Gli stabilimenti cinesi – come quelli italiani e statunitensi – hanno registrato una leggera contrazione del fatturato durante il primo trimestre 2020 ma la dotazione di safety stocks sul posto e la solidità dei principali fornitori e clienti locali hanno tuttavia consentito una significativa riduzione del rischio di approvvigionamento e di credito, ove presente. In aggiunta, Baglioni gode di un buon livello di intercambiabilità produttiva infragruppo che mette l’azienda nelle condizioni di rimodulare la produzione, in alternativa, sulle aziende cinesi, italiane e statunitensi, ove le necessità straordinarie lo richiedano. L’andamento commerciale del primo semestre 2020 ci ha convinto che l’impatto del Covid-19 potesse avere un mero effetto traslativo (anziché riduttivo) sui ricavi e che ciò – unitamente alla raggiunta  flessibilità dei costi del personale – avrebbe portato il gruppo a conservare la marginalità operativa media conseguita nel 2019. Con riferimento al business, il settore è caratterizzato da elevate barriere all’entrata, per via del significativo fabbisogno di capitale, di personale qualificato e della necessità di conseguire numerose certificazioni di processo e di prodotto. Baglioni vanta processi produttivi efficienti, manodopera tecnica qualificata, un’offerta diversificata – così come i settori industriali di sbocco – e un portafoglio clienti consolidato con presenza diffusa a livello mondiale.

Quali, invece, i principali punti di forza che hanno convinto il team a sottoscrivere l’emissione?

Da diversi anni, ormai, qui in Anthilia selezioniamo PMI con elevato potenziale di crescita, lavorando a stretto contatto con imprenditori e management e investendo in progetti di sviluppo che analizziamo in modo accurato. Baglioni Spa è certamente una di queste aziende e siamo contenti di aver sottoscritto il titolo obbligazionario da loro emesso. L’azienda è da tempo attiva con eccellenti riscontri di mercato, ripristinando un apprezzabile livello di stabilità operativa, economia e finanziaria nonostante un difficile triennio 2016-2018 per effetto di eventi di natura straordinaria. Oltre ai certificati di qualità e omologazione, processi produttivi modulabili su diverse scale di prodotti e  un portafoglio clienti ampio e diversificato, il business model del gruppo si basa sullo sviluppo interno e centralizzato dei prodotti, in condivisione con il cliente finale, giungendo a un design personalizzato e adottabile su scala internazionale da tutti gli stabilimenti del gruppo, con logistica efficiente e servizi di finitura su richiesta a elevato valore aggiunto. Negli ultimi anni, il gruppo ha deciso strategicamente di focalizzarsi sul consolidamento dei prodotti a elevato valore aggiunto, anche nel comparto Oil&Gas. Gli investimenti previsti dal piano industriale consentiranno di migliorare l’efficienza dei processi produttivi e delle strategie commerciali, consolidando la propria quota di mercato e migliorando stabilmente le marginalità operative.

L’emissione è stata sottoscritta dai fondi Anthilia BIT 3 e Anthilia BIT IV, portando l’ammontare complessivamente investito dai fondi Anthilia a oltre € 345 milioni.

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