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Emissione Clevertech: intervista al gestore

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Clevertech è tra gli operatori leader nel settore italiano del packaging. Il gruppo è attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchinari e impianti di fine linea volti all’automazione dei processi dei maggiori produttori di beni di largo consumo. Con il supporto di SBA in qualità di advisor, Clevertech ha ricercato in Anthilia un partner finanziario che potesse, tramite un’emissione obbligazionaria, supportare gli investimenti previsti a piano. Il progetto includeva sia interventi  di tipo manutentivo (ristrutturazione e ammodernamento di sedi e capannoni) che espansivo (potenziamento della struttura organizzativa per la penetrazione nel Far-East; crescita tramite acquisizione di player strategici), oltre che di un generico supporto a sostegno dello sviluppo delle commesse. Anthilia, al termine del proprio processo di analisi e due diligence, ha strutturato a favore di Clevertech un’emissione obbligazionaria di importo pari a 5 milioni di euro e durata 5 anni, con tasso del 5,60% e profilo di rimborso amortizing.

Barbara Ellero, Partner e responsabile Private Debt di Anthilia, approfondisce alcuni aspetti dell’operazione.

Quali sono state le criticità e i fattori di rischio che avete individuato analizzando l’azienda?

Dal punto di vista del business, il settore è indubbiamente capital intensive, con un fabbisogno legato all’evoluzione della domanda che spesso si traduce in esigenza di operatività a standard qualitativi molto elevati, il che comporta inevitabilmente anche una certa rigidità nella struttura dei costi. Il gruppo presenta poi un discreto grado di concentrazione della clientela, tuttavia calmierata sia dalla buona diversificazione della parte restante del portafoglio, sia dal fatto che il cliente dal peso più significativo sia rappresentato da un grande gruppo internazionale, a cui appartengono numerose aziende che operano in maniera distinta e autonoma.

Quali, invece, i punti di forza che vi hanno convinto a portare avanti l’operazione?

Per tornare sulla clientela, quella di Clevertech è da considerarsi “top level”: il gruppo è riuscito a stringere partnership durevoli con i propri clienti, fidelizzando i maggiori produttori globali di beni di largo consumo. Questo è stato possibile grazie all’offerta customizzata, alle soluzioni modulari e ai processi di digitalizzazione. Il gruppo adotta un approccio olistico, riuscendo a integrare le macchine dei clienti con un unico software di gestione e controllo e un’unica procedura per assistenza, manutenzioni e ricambi, garantendo la massima efficienza e funzionalità. Clevertech presenta inoltre un elevato grado di specializzazione ingegneristica, che consente di analizzare tutti gli aspetti di ciascun sistema di packaging tramite software avanzati e il totale in-sourcing delle funzioni: dalla progettazione alla realizzazione, dall’assemblaggio in loco all’assistenza e manutenzione, tutto risulta verticalmente integrato, con conseguente massimizzazione delle relative marginalità. Ulteriore punto a favore di Clevertech è costituito dalla scalabilità a modularità delle produzioni, che danno la possibilità di affrontare variazioni del layout produttivo modificando o potenziando soltanto il “fine linea” installato, evitando così al cliente ingenti investimenti sulle intere linee. Fondamentale è, infine, la presenza geografica del gruppo: oltre a vantare una quota export del 91%, Clevertech è in grado di offrire assistenza globale in Europa, Nord America e Asia, con prossimità operativa alla clientela sia nella fase di pre-ordine che nell’after sales, garantendo supporto tecnico locale e in remoto 24h/7gg.

L’emissione è stata sottoscritta dai fondi BIT e Parallel, portando l’ammontare complessivamente investito dai fondi Anthilia a 215 milioni di euro su 224,3 milioni di commitment complessivo. Il bond è assistito dalla garanzia del Fondo Europeo degli Investimenti (FEI), il cui plafond, pari a complessivi 50 milioni di euro di cui Anthilia è stata la prima SGR beneficiaria in Europa, risulta così utilizzato per 47 milioni di euro.

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