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Powell conferma le incertezze già evidenziate a giugno

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Powell non cambia idea e nella prima delle due audizioni al Congresso americano parla di incertezze sul fronte commerciale e sulle prospettive di crescita globale.

I mercati riprendono a salire dopo lo stop di 3 giorni in seguito alla pubblicazione dei dati particolarmente forti sul mercato del lavoro US di venerdì. Il timore era che tali dati potessero trattenere la FED da un eventuale taglio dei tassi già durante il mese di luglio, un taglio che i mercati già prezzavano ampiamente.

Nella prima delle due audizioni al Congresso americano, Powell ha chiaramente affermato che le crescenti incertezze, già evidenziate durante il meeting di giugno, persistono e che “molti membri del FOMC ritengono che”, da allora, “le argomentazioni a favore di una politica monetaria più accomodante siano state rafforzate”. Tra le motivazioni vi sono le incertezze legate alla guerra commerciale con la Cina, agli investimenti in calo, ad un’inflazione che si è allontanata dal target del 2% e, soprattutto, alle preoccupazioni per le prospettive di crescita globale che avrebbero inevitabilmente effetto sull’economia US.

In sintesi, il messaggio è stato chiaro: la FED è pronta ad agire in modo appropriato per sostenere l’espansione americana.

Tirano quindi un sospiro di sollievo i mercati e riprendono a salire, ormai convinti che anche la FED, insieme alle principali Banche Centrali, riprenderà ad attuare politiche monetarie più espansive sin dal prossimo meeting di questo mese. Il rallentamento economico globale e gli effetti della guerra commerciale sono quindi solo un dato secondario?