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Economia circolare, ecco il primo green bond italiano per la gestione dei rifiuti organici

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A Palazzo Mezzanotte, lo stesso che in piazza Affari ospita la Borsa di Milano, è stato presentato oggi il primo green bond italiano destinato interamente a finanziare progetti di trattamento e recupero della Forsu, la frazione organica dei rifiuti urbani: si tratta di un green bond da circa 40 milioni di euro, arriva da Asja – società italiana attiva da 25 anni nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica -, e consentirà di realizzare nuovi impianti per la produzione di biometano e compost di qualità. Il green bond è già stato sottoscritto da cinque investitori – Anthilia BIT 3, Finint Investments Sgr, Consultinvest Asset Management SGR, Banca Popolare di Ragusa e Confidi Systema! – per complessivi 21,5 milioni di euro, dunque con un ottimo esordio. «Ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di risorse, applicando i principi dell’economia circolare, è da 25 anni la nostra missione – commenta Agostino Re Rebaudengo, presidente di Asja – Lavoriamo sempre con il massimo impegno e siamo felici della fiducia che Anthilia Capital Partners, Finint Investments Sgr, Consultinvest, Banca Popolare di Ragusa e ConfidiSystema hanno già dimostrato sottoscrivendo oltre la metà del nostro green bond. È anche grazie a questi investitori che le imprese italiane possono crescere e creare occupazione sostenibile». Una crescita che nell’ambito della gestione Forsu è ormai un’urgenza nazionale. Come documentano gli ultimi dati pubblicati dall’Ispra nel merito «non tutte le regioni dispongono di un parco impiantistico adeguato ai quantitativi dei rifiuti prodotti, soprattutto riguardo alla frazione organica selezionata che deve, conseguentemente, trovare una collocazione in impianti localizzati in regioni diverse da quelle in cui viene prodotta». Di fronte a un quantitativo di rifiuti che continua a crescere, la realizzazione di nuovi biodigestori sul territorio è una necessità.

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