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Cresce l’euforia a Wall Street

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Tra gli aspetti unici di questa recessione negli USA vi è l’euforia che traspare da alcuni indicatori di sentiment, un elemento in aperto contrasto con il tono di economia e utili.

Se tra gli investitori istituzionali si nota ancora scetticismo e il positioning sta solo ora rientrando da livelli estremamente bassi, il Retail Us e gli operatori in derivati mostrano livelli di positività senza precedenti, ben superiori a quelli già elevati di febbraio. Alla base di questo fenomeno vi è una molteplicità di fattori, ma il principale sembra essere l’aggressività delle politiche fiscali e monetarie e la sensazione che ulteriori fasi di debolezza verranno affrontate tramite erogazioni ancora più consistenti.

Su un orizzonte temporale a breve termine, quest’orgia speculativa va ad aumentare la volatilità del mercato, alimentando brusche correzioni come quella appena osservata. Ma su un orizzonte temporale più lungo, l’impressione è che, con il pensionamento del moral hazard da parte delle autorità monetarie e fiscali e l’aperta ricerca di rialzi azionari da parte dell’Amministrazione USA, il rischio di formazione di una bolla speculativa sia significativamente aumentato.