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Anthilia BIT, due domande ai gestori: mercati e private debt

Barbara Ellero, Partner e Responsabile Private Debt di Anthilia Sgr, analizza la correlazione tra la situazione economica attuale, i mercati e il private debt.

La turbolenza sui mercati potrà rendere più rischiosa la classe delle PMI?
L’illiquidità del mercato, che viene spesso considerata un fattore negativo, in questo caso si può rivelare un elemento positivo. Se da un lato uno strumento finanziario liquido dà la possibilità di essere smobilizzato con facilità in qualsiasi momento, dall’altro la liquidità rende l’investimento correlato all’andamento dei mercati e quindi sensibile alle correzioni da mark to market. Di conseguenza, uno strumento illiquido, come un titolo del mercato di private debt, risentirà molto meno di ciò che accade sui mercati, poiché molto meno correlato. Situazione che rappresenta dunque un vantaggio nei momenti di grande tensione sui mercati.

I rendimenti dei BTP influenzeranno il rendimento delle nuove emissioni?
A livello di mark to market non pensiamo ci sia un’influenza significativa. I movimenti di mercato impattano poco i titoli che si hanno già in portafoglio. Per quanto riguarda, invece, le future emissioni l’impatto è più evidente: la negoziazione del tasso è infatti un processo che coinvolge diversi aspetti. Tra questi il primo è quanto rende il free risk più il rischio Italia, al di sotto del quale non è possibile scendere. A tale fattore si aggiungono anche il rischio di rating e il rischio illiquidità. La somma di queste tre componenti contribuisce a determinare quei rendimenti che, in media, attualmente sono compresi tra il 5% e il 7%.