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Piazza Affari: il rimbalzo delle piccole

Siamo abituati a pensare che le società a bassa capitalizzazione abbiano un maggiore potenziale di crescita, ma siano anche soggette ad oscillazioni più violente quando i mercati si agitano. Invece durante la recente crisi abbiamo osservato il contrario: il Ftse Mib Small Cap, infatti, pur colpito da un pesante ribasso, ha sovraperformato rispetto all’indice principale, sia nel periodo critico (febbraio-marzo), che nel successivo rimbalzo.

Quindi i titoli di taglia ridotta hanno perso meno e recuperato più in fretta. E ora potrebbero anche beneficiare dell’allargamento dei Pir.
Ma come si giustifica questa maggiore resilienza delle PMI Italiane?

Lo spiega Paolo Rizzo, partner di Anthilia Capital Partners e gestore del fondo Anthilia Small Cap Italia, in questa intervista su Corriere Economia. Secondo Rizzo tale recupero è principalmente dovuto ai seguenti fattori:

  • la natura delle aziende che compongono l’indice delle Small Cap
  • le società più piccole sono meno soggette a ingenti flussi di vendita

Inoltre vale la pena ricordare che tale crisi è stata puramente asimmetrica: mentre alcuni settori sono stti duramente colpiti dal lockdown (turismo, abbigliamento, automotive,…), altri ne hanno beneficiato (tecnologia, pharma e food).

È difficile prevedere l’andamento dei consumi e degli investimenti, ma da settembre anche i flussi legati ai piani di risparmio (PIR) dovrebbero portare capitali freschi alle aziende a bassa capitalizzazione.

Un modo per accedere al mercato delle Smll Cap con obiettivo di investimento a medio-lungo termine è il piano di accumulo (PAC), che consente di investire il capitale in modo graduale, mediante versamenti periodici, su un orizzonte temporale predeterminato, mitigando così gli effetti della volatilità di mercato sul prezzo medio di carico dell’investitore e quindi sulla performance complessiva.

Il rimbalzo delle piccole
Corriere Economia | 22 Jun 2020