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Verso un earning season eccezionale sotto tutti i punti di vista

Con la prossima settimana avrà inizio l’earning season relativa al secondo trimestre 2020. Come di consueto saranno le banche US a dare inizio alle danze, seguiranno poi le altre società US e infine si entrerà nel vivo delle trimestrali Europee.

L’earning season è da sempre un evento a cui il mercato guarda con attenzione e da cui spesso ne viene ampiamente influenzato. Durante l’earning season, infatti, tutte le aziende quotate del mondo, comunicano i propri risultati, ma soprattutto indicano una propria view sull’andamento futuro del business fornendo così indicazioni precise ed affidabili sull’andamento economico e sul ciclo macro. Tuttavia, quella che sta per iniziare, non sarà una reporting season qualunque, bensì sarà la reporting season con minore visibilità in assoluto.

La pandemia globale che ha paralizzato il mondo nel corso del primo trimestre e le varie misure restrittive imposte dai Governi di tutto il mondo nel tentativo di rallentare i contagi, hanno di fatto posto le aziende di fronte ad una situazione del tutto eccezionale, ricca di incognite e difficoltà. La maggior parte delle principali aziende globali, di fronte a tanta incertezza, ha dunque dichiarato di non avere i mezzi per fornire alcuna stima credibile sul futuro, ritirando così ogni guidance rilasciata in precedenza e non fornendone di nuove.

Diretta conseguenza di questo è che anche gli analisti si sono dovuti rassegnare a questo contesto di incertezza, provando ad ipotizzare delle stime sui risultati trimestrali e annuali che, mai come ora, sono mero frutto di congetture personali prive di un vero e proprio fondamento. A prova di questo basti guardare alla dispersione delle stime degli analisti che mai ha mostrato una così elevata dispersione rispetto alla media. Ne consegue che le stime attuali sono povere di significato analitico e di potere previsionale.

È in questo contesto che bisogna guardare alla reporting season che sta per iniziare e che, con ogni probabilità, riserverà non poche sorprese, positive o negative che siano. In particolare l’attenzione del mercato sarà pertanto rivolta a:

  1. i risultati effettivi sui numeri del secondo trimestre per avere un’idea di quanto severo sia stato l’impatto del lockdown sui conti aziendali;
  2. eventuali indicazioni sulla forza più o meno evidente della ripresa dell’ultimo mese in cui le misure restrittive erano già state revocate in buona parte dei principali Paesi. In particolare sarà interessante capire se e come i consumatori siano tornati alla normalità o se la paura del virus e l’epidemia condizioni ancora i propri comportamenti;
  3. La capacità delle imprese di tornare a fornire indicazioni più o meno precise sull’evoluzione del business nei prossimi mesi/anno.