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Sarà un autunno volatile per i mercati finanziari

Mercati finanziari volatili: è la previsione di Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Sgr, per l’autunno alle porte. A generare ulteriori criticità i rischi epidemiologici e una campagna elettorale Usa avvelenata.
“Ma – commenta Sersale – dal lato del supporto abbiamo lo stimolo fiscale e monetario (e Fed e Bce nelle prossime 2 settimane) e la probabile volata finale verso un vaccino, ampiamente pubblicizzata dagli interessati. Dico probabile, perché conservo dubbi che le dosi di cui si parla in Usa, e ora in Europa, si renderanno disponibili per novembre, e temo che la fretta, la politicizzazione della questione e la dubbia efficacia ne ostacoleranno la distribuzione. Ma le headline ci saranno”.

Quanto alla recente fase correttiva dell’azionario americano, “la domanda sulla bocca di tutti ovviamente è cosa succede ora. Correzione lampo? Fase di temporanea di debolezza? Inizio di qualcosa di più serio? Top del mercato? L’impressione personale è che il mercato non si metterà alle spalle questa cosa molto in fretta”, sottolinea Sersale, che si aspetta “sedute caratterizzate da una certa volatilità già nei prossimi giorni”. Al momento, spiega l’esperto, “sono portato a ritenere che eviteremo un bear market conclamato e che anche un episodio come quello di dicembre 2018 è improbabile. Il momentum del rally era molto forte e difficilmente verrà cancellato da una prima fase correttiva”.

Sul fronte macro, il report sull’occupazione negli Stati Uniti “conferma che il mercato del lavoro americano è in continua ripresa, ma anche che la strada verso un pieno recupero è ancora lunga. I nonfarm payroll (i nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, ndr) sono aumentati di 1,4 milioni ad agosto, compresi poco più di 200mila lavoratori temporanei. L’indagine sulle famiglie ha riportato un aumento dell’occupazione di 3,8 milioni questo mese e spiega il calo più ampio del previsto del tasso di disoccupazione dal 10,2% all’8,4%”, sottolinea David Riley, Chief Investment Strategist di BlueBay AM.

“La metà dei 22 milioni di posti di lavoro persi tra febbraio e aprile è stata recuperata, ma c’è ancora molta strada da fare per tornare ai livelli occupazionali pre-crisi e il report ha anche mostrato segnali di danni più duraturi al mercato del lavoro. Il numero di lavoratori che dichiarano di aver perso definitivamente il lavoro è aumentato di 534.000 unità, raggiungendo i 3,4 milioni, e un quarto del forte aumento dei posti di lavoro stimati dall’indagine sulle famiglie riguarda i part-time, accettati da coloro che volevano ma non riuscivano a trovare un lavoro a tempo pieno”, aggiunge l’esperto. “Il calo nel tasso di disoccupazione all’8,4%” ad agosto negli Usa “è una buona notizia e conferma che la ripresa economica negli Usa nel terzo trimestre è solida. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare perché occupazione ed economia tornino ai livelli pre-crisi.

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