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L’onda blu svanisce e calma il dollaro

I democratici mancano l’en plein e la moneta Usa si sgonfia

È stato un brusco risveglio, quello del mercato dei cambi.

Nella notte dello spoglio elettorale per le presidenziali Usa il biglietto verde si è impennato man mano che le proiezioni disegnavano un testa a testa tra il presidente uscente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden.

Il Dollar Index, una sintesi del cambio tra dollaro e le principali monete, è salito in poche ore da 93 a oltre 94. Il cambio contro euro invece è crollato con il rafforzamento della moneta statunitense da 1,1761 fino alla soglia di 1,16.

Poi Biden ha recuperato posizioni e la volatilità è scesa insieme al dollaro e alla prospettiva di un’onda blu democratica che inondi Camera e Senato.

«Lo svanire della blue whale spiega Giuseppe Sersale di Anthilia Capital Partners – sta inducendo il mercato a smontare le posizioni relative. Niente esplosione della spesa pubblica, ergo meno valore nelle small cap, che hanno business più domestici. Meno reflazione, meno deficit e quindi meno emissioni di treasuries. Quindi, tassi e dollaro più stabili».

Ora la Federal Reserve può scrollarsi di dosso i condizionamenti preelettorali e sentirsi libera di agire, senza essere tacciata di favoreggiamento politico o di subordine all’uno o all’altro partito.

In caso di difficoltà dei mercati, dunque, potrebbe agire accentuando ulteriormente la manovra espansiva e annacquando il dollaro. La Bce, del resto, ha già detto chiaramente che si muoverà in dicembre.

2020-11-07 - Il sole 24 ore - Plus 24 - L'onda blu svanisce e calma il dollaro
07 Nov 2020