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Strategie flessibili per proteggere il patrimonio dall’inflazione

Intervista a Massimiliano Orioli, Partner e responsabile gestioni patrimoniali & Advisory in Anthilia SGR.

“All’approssimarsi della crisi eravamo allertati sul basso livello delle volatilità osservate nel 2019 e dell’elevato prezzo raggiunto dagli asset rischiosi nel 2020. A fronte della situazione preoccupante in Cina, abbiamo deciso di mantenere i portafogli su livelli di volatilità sensibilmente inferiori ai massimi consentiti grazie a posizioni tattiche costruite a dicembre 2019 con l’obiettivo di proteggere la componente azionaria del portafoglio”, spiega Massimiliano Orioli, fund selector di Anthilia Capital Partners SGR. “Per questo motivo, nonostante l’aumento della volatilità registrato a marzo a seguito del crollo dei mercati, non abbiamo dovuto ridurre i rischi di portafoglio, ma anzi abbiamo potuto sfruttare tatticamente interessanti opportunità che si sono registrate sui mercati azionari e del credito”.

Quali asset class per il 2021

Gli interventi sui mercati attuati dalle Banche centrali ha consentito ai governi un accesso al mercato dei capitali a tassi di interesse molto contenuti, riducendo in questo modo sensibilmente le potenzialità di rendimento di un investimento obbligazionario. “Per questo motivo riteniamo che il fixed income governativo non possa più assolvere, come ha sempre fatto in passato, a due importanti funzioni: mantenere il valore reale del capitale rispetto all’inflazione e proteggere un portafoglio bilanciato da possibili discese della componente azionaria”, spiega “Una buona protezione del patrimonio dall’inflazione può essere perseguita bilanciando dinamicamente strategie attive e flessibili sui mercati azionari, in particolare nei Paesi emergenti combinandoli con un investimento in fondi absolute return, oro fisico, o ancora obbligazioni dei Paesi emergenti e del comparto finanziario”.

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