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Anthilia BIT, due domande ai gestori: l’analisi di un’azienda

Barbara Ellero, Partner e Responsabile Private Debt di Anthilia Sgr, descrive i criteri di valutazione delle società target per l’emissione di un bond.

Cosa contraddistingue un’azienda valida, nello specifico adatta a un’emissione obbligazionaria?
I fondi BIT hanno uno scopo ben definito: finanziare aziende con solidi fondamentali che si trovano in una fase precisa del proprio ciclo di vita. In particolare si tratta di aziende che presentano un progetto di sviluppo da finanziare e che producono costanti flussi di cassa anche a livello prospettico, adeguati al rimborso del bond. Un’azienda è sana quando ha un buon posizionamento di mercato e un vantaggio competitivo difendibile rispetto ai concorrenti. Elementi distintivi sono un buon portafoglio prodotti, buona diversificazione geografica e management credibile.

Quali sono i principali financials da analizzare e quali, invece, gli elementi qualitativi?
Dal punto di vista quantitativo, un’azienda eligibile per l’emissione di un bond presenta una buona marginalità, con un rapporto Ebitda/Fatturato superiore al 5% e un rapporto Ebit/Fatturato superiore al 2,5%. L’indebitamento finanziario non deve superare 3 volte il patrimonio netto; la sostenibilità del debito è espressa dal rapporto Debito/Ebitda, che non deve essere superiore di 4 volte prima dell’emissione, mentre gli oneri finanziari non possono superare il 35% del valore dell’Ebitda. Le aziende emittenti hanno poi una dimensione che va da €20 mln a €200 mln di fatturato. Alcune aziende vengono escluse a priori laddove appartengano a settori non etici, così come ai settori immobiliare e finanziario. Questo perché la politica di investimento dei fondi è indirizzata al settore manifatturiero e dei servizi. Talune aziende, pur avendo fondamentali in linea con i criteri di investimento sopra indicati, non hanno tuttavia superato la fase iniziale di screening per svariati motivi: governance non trasparente, situazioni di “tensione” tra soci, vantaggio competitivo non difendibile, finalità del bond non coerente con la finalità di finanziamento di progetti di crescita.