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BTP sotto pressione: lo spread tocca un picco di 275 punti

Lo scontro Usa-Cina si incancrenisce sempre di più e le ultime indiscrezioni sui motivi per cui si è arrivati a questa nuova rottura non fanno altro che alimentare incertezza sui mercati che poi si scarica sui listini.

«Per mesi non si è parlato di dazi perché si dava per scontato un accordo. Se il tweet di Trump ha avuto effetti pesanti sui mercati è perché ha fatto venir meno uno dei presupposti alla base del rally di inizio anno» Giuseppe Sersale, portfolio manager di Anthilia Capital Partners. L’altro presupposto dietro il rally è rappresentato dalla svolta espansiva della Fed sui tassi. Ma anche su questo fronte la prospettiva di nuovi dazi da venerdì rischia di rappresentare una minaccia: «I consumatori americani – spiega Sersale – hanno già pagato la politica di Trump sotto forma di inflazione derivante dal maggior costo delle importazioni dalla Cina. Queste pressioni sui prezzi sono destinate a intensificarsi con i nuovi dazi e ciò, in prospettiva, rischia di ridurre il margine di manovra della Fed che in questo contesto ha sempre meno giustificazioni per mantenere la politica monetaria espansiva».