Select Page

Il punto di… Giovanni Landi

Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

Anthilia Capital Partners è una realtà imprenditoriale indipendente dedicata all’alternative asset management. Operiamo dal 2008 con strategie liquide su tassi e small cap e fondi chiusi. Nel 2013 abbiamo deciso di partecipare all’allora embrionale mercato del private debt, a supporto delle PMI domestiche. Se da un lato le medie e piccole aziende italiane – dopo il credit crunch del 2011 – necessitano di fonti di finanziamento complementari al credito bancario, dall’altro gli investitori istituzionali – in presenza di tassi negativi e ritorni incoerenti agli impegni del passivo – sono alla ricerca di nuove asset class con cui diversificare e arricchire il proprio portafoglio a lungo termine. Dopo sei anni dal lancio della nostra prima iniziativa dedicata, si contano oltre 800 emissioni effettuate da oltre 530 aziende, per un controvalore di 5,5 miliardi di euro, coperti per oltre il 30% da fondi di private debt. Anthilia ha contribuito a questo mercato con una raccolta di oltre 500 milioni di euro, provenienti da investitori domestici ed internazionali, tra cui FEI e CdP, sottoscrivendo 52 emissioni per un valore di oltre 350 milioni di euro e attivando co-investimenti complessivi per altri 300mln€. Ad oggi siamo al quarto fondo dedicato. Questa prima felice fase di sviluppo è frutto del combinato disposto di investitori – prime fra tutti le banche commerciali, rivelatesi complementari agenti del mercato nonché efficienti canali di origination e le casse previdenziali– sensibili ai temi di crescita dell’economia reale del Paese, e di imprese, più inclini ad affacciarsi al mercato dei capitali acquisendo nuove competenze, visibilità e struttura e dimensione attraverso il supporto di un investitore professionale e di mercato. Oggi il private debt è uno dei momenti di sintesi tra l’ottimizzazione dei rendimenti di un portafoglio finanziario, con flussi cedolari elevati, bassa correlazione con i mercati finanziari e a rischio controllato e la crescente necessità di strumenti (più) flessibili per finanziare i piani di sviluppo aziendale, che rappresentino un salto di qualità nelle relazioni con il mercato e gli stakeholder e non soltanto un nuovo canale di raccolta. La portata e la significatività del mondo delle PMI per il mercato dei capitali (non solo di debito) è di stimolo all’innovazione di prodotti e strumenti destinati a nuove categorie di investitori, come i non professionali: il nuovo ciclo di PIR e gli ELTIF contribuiranno a veicolare una fetta sempre più consistente del risparmio sul private capital. Una nuova scommessa alla quale vale la pena partecipare.

Giovanni Landi

Leggi online