Italiano
English
Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.
In Agosto il livello di volatilità sui mercati azionari è rimasto elevato. La decisione di Trump di aumentare i dazi sui prodotti di importazione cinesi ha causato un brusco storno nei primi giorni del mese. La trade war ha continuato a esercitare pressioni sul sentiment, ma negli ultimi giorni un’attenuazione delle tensioni ha prodotto dei flussi di ricopertura, che hanno ridotto di parecchio i passivi. Sul fronte macro i segnali continuano ad essere di crescente debolezza. In America i PMI flash hanno indicato un’attività economica in rallentamento e ormai si trovano appena sopra i livelli di stagnazione. Solo i consumi continuano a offrire un quadro florido. In Eurozone c’è stato qualche leggero segnale di stabilizzazione. In generale il settore manifatturiero è in contrazione e continua a divergere in maniera rilevante da quello servizi. L’impatto di questi segnali sul sentiment è stato attutito dalle aspettative di politica monetaria. Le principali banche centrali hanno continuato a segnalare l’intenzione di agire ed i tassi sono crollati ai minimi storici più o meno ovunque. In Italia, la decisione della Lega di togliere supporto al Governo ha prodotto la formazione di una nuova maggioranza formata dal Movimento 5 Stelle e il PD, il cui Governo ha giurato proprio oggi. Il mercato ha di fatto positivamente accolto la nuova compagine comprimendo significativamente lo spread e con un importante recupero del principale indice azionario italiano.